Non é facile essere madre in questa situazione, in cui vorrei avere la certezza di poterti sempre dare ciò di cui hai bisogno, in primis la mia presenza.
Ma non è di certo più facile essere figlia, soprattutto se di due genitori anziani ed entrambi ammalati, non in grado di reggere il peso di una notizia simile.
E allora ti inventi un modo per dire senza spaventare, per informare senza dire e racconti una verità depurata, stando ben attenta a non tradire le emozioni e a non nominare mai la parola "tumore", nemmeno in senso benigno.
E ti prepari psicologicamente per riuscire a reggere una parte che non ti appartiene, ma che è assolutamente necessaria per portare fino in fondo la messa in scena che hai organizzato.
Ed eviti gli sguardi e schivi le domande trabocchetto e fingi indifferenza e simuli un'apparente normalità.
Ritagli di un'apparente normalità, come quelli che abbiamo vissuto stasera, quando tu improvvisamente hai riempito il silenzio di un meraviglioso "sono felice" e per un attimo mi hai contagiata e ho addirittura pensato di poterlo essere anche io, o quando come in un normale sabato sera, siamo andati a mangiare fuori noi tre insieme...
Nessun commento:
Posta un commento