lunedì 3 novembre 2014

Tu sei quella che...

Tu sei quella dai piedini allegri e monelli che di pomeriggio scendono dal letto frettolosi e poi si muovono piano piano giù per le scale per non farsi scoprire.
Tu sei quella che con il dito indice puntato mi guardi minacciosa e mi dici "tanto tu non puoi telefonare a Babbo Natale: non hai il suo numero!" E subito dopo assumi l'espressione furba di chi ne sa sempre una più del diavolo.
Tu sei la bimba che quando assaggia per la prima volta la melagrana dice che è abbastanza buona, "più o meno come una fragola marcia" e poi chiedi di mangiarne ancora.
Tu sei quella che oggi su un telaio fatto apposta per bambini ha provato a "cucire" proprio come faccio io e mentre facevi le tue cuciture artistiche eri molto concentrata e soddisfatta della tua opera prima.
Tu sei quella che non ha mai voluto mangiare la nutella e poi ieri sera ti sei improvvisamente lanciata in un nutella party da paura e per fermarti ho dovuto far sparire il barattolo dalla tua vista.
Tu sei quella che di notte stringendo i pupini fra le mani arrivi accanto al mio letto, mi tocchi delicatamente la spalla e appena ti faccio posto, ti infili sotto le coperte, ti accucci al mio fianco e subito dormi.
Tu sei quella che non sta mai zitta, nemmeno mentre mangia e io mi arrabbio, mi arrabbio, mi arrabbio... perché finisci sempre per mangiare carne fredda e stopposa, perché i maccheroni si incollano al piatto e perché alla fine non hai nemmeno più fame.
Tu sei quella che dopo che mi fa arrabbiare arriva da me con la faccia triste, il barattolo delle coccole in una mano e un cioccolatino nell'altra... e io non riesco a resisterti...

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