mercoledì 7 gennaio 2015

Ecco cosa mi succede!

E poi nel cuore della notte dopo che ti sei svegliata senza sapere nemmeno tu il motivo e dopo essere andata in bagno e aver cambiato anche letto per non disturbare il resto della famiglia che dorme tutta raggomitolata nello scomodissimo letto di una camera d'albergo, improvvisamente ti ritrovi con quella sensazione di freddo che ti congela anche dentro le ossa e con in mente quelle parole e quella telefonata che due anni fa ti hanno cambiato la vita. 
Spalanchi gli occhi nel buio e mentre cerchi di ricominciare a respirare provi anche a riaddormentarti. 
Ogni sforzo è inutile é evidente che non ci riesci.
Non puoi riuscirci, la forza e la violenza di quei ricordi e di quelle immagini è troppo grande e non riesci a fermarle e nemmeno a opporti. 
Le lasci scorrere liberamente e le guardi, le rivedi e le rivivi attimo per attimo, parola dopo parola.
Il cuore accelera, la tensione sale: la paura è la stessa... Respirare diventa 
incredibilmente un compito troppo faticoso, quasi innaturale!
Ad un tratto mi ribello a tutto ciò e quasi come se stessi vivendo un incubo ad occhi aperti cerco di uscire dalle immagini e di scrollarmi di dosso quelle fastidiose sensazioni e guardando fuori il cielo oltre i vetri leggermente appannati della finestra, penso: ma che diavolo mi succede stanotte!
Sono in montagna, in vacanza con la mia famiglia e con degli amici, a parte una fastidiosa tosse che proprio ora, in questo istante è misteriosamente peggiorata sto bene, sono passati pochi giorni dall'ultimo controllo e quasi due anni da quella maledetta telefonata, non c'e niente che non va, nulla per cui sentirmi così male!
Ecco cosa mi succede!
Non sono passati quasi due anni!
Sono passati ESATTAMENTE due anni!
Sono le 4 e venti di notte ed è proprio il 7 gennaio! 
Rifletto, sono confusa dalla stanchezza e non solo da quella.
Sì, ieri abbiamo festeggiato l'epifania, parlato della cara vecchia befana, mangiato le caramelle e i cioccolatini della calza.
Ieri era il 6, oggi è il 7 gennaio!
Il mio corpo, prima ancora della mia mente, ha ricordato e rivissuto questo anniversario.
Non so se riuscirò a riaddormentarmi ma ora almeno so cosa ho!  
  

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