giovedì 9 giugno 2011

2 più 1 fa 3, non 4, 5 o 6...


Quando due persone stanno per diventare genitori attraversano una fase di transizione estremamente delicata: il passaggio di una coppia in famiglia non è immediato ed automatico ed é un processo non privo di difficoltà, che va vissuto da ogni coppia in assoluta e totale libertà.
La trasformazione di una coppia in famiglia é una vera e propria metamorfosi che comincia il giorno stesso in cui i futuri genitori scoprono che stanno aspettando un bambino e che dura anche nei mesi successivi alla sua nascita.
Ogni coppia ha i suoi tempi e le sue modalità, ogni storia é unica, ogni famiglia nasce, cresce e vive  in maniera diversa, ogni percorso é differente e uguale solo a se stesso.
La maggior parte delle volte quando la notizia del lieto evento viene resa pubblica, la coppia in attesa comincia inevitabilmente ad essere subissata dalle pressioni di parenti e di amici che, in buona fede, per soddisfare il loro desiderio di essere presenti e per condividere la loro gioia, stressano, spesso senza nemmeno rendersene conto, la futura famiglia. Impongono la loro presenza, invadono gli spazi, scavalcano i ruoli, elargiscono consigli: tutte cose non solo inutili ma assolutamente dannose!
Passare da due a tre, non é facile, se a questo si sommano altri elementi, si corre il reale rischio di tornare indietro e il risultato potrebbe anche essere solo uno...
Per questo Alice, quando sei nata tu, io non ho voluto che fosse presente in ospedale nessuno a parte tuo padre, naturalmente. Non ho voluto nemmeno mia madre.
Papà ha inizialmente ascoltato e poi condiviso la mia richiesta di vivere nell'intimità della nostra neonata famiglia, un momento per noi unico e fondamentale.
Ogni presenza in quel momento sarebbe stata in più, ogni altra persona sarebbe stata fuori luogo. Noi avevamo bisogno di stare fra di noi, di essere soli, di imparare a conoscerci, di costruire il nostro nuovo nucleo familiare, di mettere le fondamenta per il nostro futuro, senza nessun altra presenza, senza interferenze. Forse Papà all'inizio ha solo appoggiato una mia richiesta per non contraddirmi, senza però comprendere fino in fondo le mie motivazioni. Poi credo sia stato molto felice della nostra scelta e penso che non se ne sia mai pentito.
Per quanto mi riguarda io rifarei mille volte la stessa scelta!
Mi spiace per chi non ha capito, per chi si é sentito escluso, ferito o peggio offeso.
Non era mia intenzione ferire né offendere nessuno, ma solo preservare il mio diritto all'intimità in un momento così importante e delicato.
Oggi, quando a distanza di otto mesi ripenso a quei tuoi primi momenti di vita, ho un meraviglioso ricordo di noi tre insieme alle prime armi come famiglia e non lo cambierei con null'altro al mondo.
Questa è l’unica cosa che davvero conta e non ha prezzo e non ha valore.
Perché ricordalo sempre Alice, due più uno fa solo tre e tre più uno, naturalmente fa solo quattro....

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