lunedì 27 giugno 2011

Ehi tu, cucciola...


Ehi tu, che chiami a gran voce “ma ma ma” aggiungendo una sillaba di troppo e senza nemmeno intuire quanto piacere mi fai.
Ehi tu, che fai “scilinguire” tuo padre non appena lo guardi (termine falso terrone coniato da me vera terrona, per indicare una persona che si scioglie e sbava di fronte a qualcosa o qualcuno).
Ehi tu, che passi il tempo a fare “ciao ciao” con la manina, ma se qualcuno te lo chiede, aspetti che se ne sia già andato per salutare.
Ehi tu, che se qualcuno per un attimo non ti guarda fai di tutto per attirare la sua attenzione e, inutile dire, che ci riesci sempre.
Ehi tu, che sei curiosa come poche e se vuoi vedere qualcuno nascosto da qualcosa ti sporgi fino a cadere.
Ehi tu, che non smetti di parlare un attimo nemmeno quando dormi e il bello è che nessuno sa cosa tu voglia dire.
Ehi tu, che ormai al ristorante bisogna ordinare qualcosa anche per te, se no ci rimani male a restare a bocca asciutta.
Ehi tu che fai le boccacce e resti a bocca spalancata se papà ti fa assaggiare l’acqua gasata (solo lui avrebbe potuto pensare di farlo…).
Ehi tu, che quando hai sonno, hai sonno, e poco importa che tu sia seduta nel seggiolone con il boccone in bocca, chiudi gli occhi e dormi.
Ehi tu, che ami dormire ma che se hai deciso che non vuoi dormire fai “cacare gli spini” a papà e mamma e non cedi alle braccia di Morfeo…
Ehi tu, che sei talmente abituata ad addormentarti e a dormire da sola che non riesci ad addormentarti in braccio o con qualcuno vicino.
Ehi tu, che salti e guizzi felice in braccio a papà quando mi vedi arrivare mentre fate la doccia insieme.
Ehi tu, che agiti i piedi quando sei felice, proprio come fa un cane che esprime la sua gioia scodinzolando.
Ehi tu, che in macchina quando ti sei stufata, ti sei stufata e non ci sono giochini, sonagli e stratagemmi in grado di farti stare buona.
Ehi tu, che mangi la sabbia prendendola a manciate, proprio come se fosse il cibo migliore del mondo.
Ehi tu, che hai quattro peli sulla testa ma hanno anche il coraggio di essere tutti scompigliati e di restare dritti sulla fronte.
Ehi tu, che ami fare il bagno ma solo con l’acqua calda e che invece fuori dall’acqua ami stare al fresco.
Ehi tu, che quando sei nella vasca da bagno, ti agiti talmente tanto che sei in grado da sola di smuovere un maremoto.
Ehi tu, che affondi in un salvagente troppo grande che mamma ha comprato forse pensando che presto crescerai.
Ehi tu, che di solito sei stitica ma che in vacanza hai fatto cacche per un intero asilo nido.
Ehi tu, piccola viaggiatrice, che sei già stata in autobus, in taxi, in metropolitana, in treno, in aereo, in traghetto, ti manca solo l’elicottero, il sommergibile e la navicella spaziale… credi che non ti abbia vista oggi che ti guardi attorno scavando con lo sguardo in ogni anfratto di casa, investigando con gli occhi attorno a te alla disperata ricerca di quell’uomo che tanto ami, sulla cui spalla ti appoggi fiera, orgogliosa, impettita e padrona dell’universo mondo?
No cucciola, non è nascosto dietro alla porta pronto a farti cucù, papà è andato a lavorare. Lo so che ti manca e che vorresti che fosse qui con noi, e non sei la sola, però ti prometto che il tempo passerà in fretta e prima che tu faccia la nanna questa sera, lui sarà tornato a casa, in tempo per giocare con te sul lettone e farti fare tante risate.

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