Non è lo splendido colore
blu e nemmeno la forma dei tuoi grandi occhi ciò che colpisce le persone, ma il
tuo modo di fermare lo sguardo su ciò che attira la tua attenzione, il tuo
fissare e scrutare chi ti circonda, senza tradire la benché minima emozione,
senza lasciar trapelare ciò che realmente ti passa per la mente.
Il tuo sguardo serio,
diffidente, intenso, profondo e a volte imbarazzante, lascia il segno, te lo
senti che ti si appoggia addosso, poi lentamente ti penetra, ti attraversa e ti
esamina.
Non serve cercare di
corromperti con pupazzi e giocattoli colorati, non servono le vocine e le facce
divertenti, tu mantieni fisso lo sguardo sul tuo interlocutore, senza lasciarti
“incantare” da banali e inutili tentativi di distrarti.
Analizzi la persona
fino in fondo, e solo quando hai portato a termine il tuo “lavoro”, puoi
improvvisamente sbocciare in un sorriso, timido e appena accennato, oppure
scoppiare in un pianto, repentino e disarmante.
In ogni caso la serietà
del tuo sguardo non svelerà fino all’ultimo ciò che stai davvero pensando…
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