mercoledì 26 febbraio 2014

Quel mazzolin di fiori...

Ultimamente viste le belle giornate di sole riusciamo abbastanza spesso ad andare e tornare da scuola a piedi. Di mattina di solito non abbiamo molto tempo ma al ritorno, soprattutto quando nel pomeriggio non ci aspetta la lezione di danza, possiamo anche prendercela con comodo e spesso ne approfittiamo per fare una passeggiatina all'aria aperta e mentre io cammino a passo lento tu ti fermi a raccogliere i fiori. Strappi o forse dovrei dire "strapazzi" qualche margherita, qualche fiorellino giallo, li accartocci con poca grazia nella tua mano e poi una volta arrivati a casa gentilmente mi offrì il tuo stropicciatissimo bouquet di fiori. Io ovviamente ogni volta ringrazio con degli stucchevoli "oooooh ma che bello!" e poi devo subito provvedere a prendermi cura e rianimare i fiori che non posso assolutamente buttare via e che devo mettere in un bicchiere con l'acqua perché poi ogni giorno tu controlli se sono diventati "becchi" (vecchi). Ho tentato di spiegarti più volte che sarebbe più giusto dire che i fiori appassiscono ma non c'è stato niente da fare, per te i fiori diventano semplicemente vecchi.
E mentre mi domando cosa ci trovi di così piacevole tu in questa cosa di raccogliere i fiori, (attività che ora mi sembra piuttosto noiosa...), improvvisamente mi ricordo quando da bambina io aspettavo la primavera solo per cercare e raccogliere dei fiorellini gialli che si chiudevano ogni sera e si riaprivano ogni mattina e soprattutto cercavo le prime violette delle quali non dimenticherò mai il profumo. Poi arrivata a casa le mettevo in un bicchiere con l'acqua, proprio come ora faccio con i fiori raccolti da te e ogni giorno al mio risveglio le andavo a guardare e a quel punto sentivo l'aria di primavera!

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