giovedì 2 ottobre 2014

L'emozione non ha età

Quando oggi a scuola di danza ho visto arrivare quella bella bimba di quasi sette anni con l'aria spaesata e le lunghe trecce, accompagnata dal papà e dal nonno, quando ho letto l'emozione negli occhi del papà, del nonno e della bimba mi sono sentita anche io emozionata.
La bimba era alla sua prima lezione di danza, una lezione di prova, e guardandola ho immaginato che fosse una lezione desiderata e attesa. 
Fremeva per iniziare eppure non aveva il coraggio di alzarsi da quel divanetto rosa che sembrava trattenerla.
Nei suoi occhi spaventati si leggeva la consapevolezza che davanti aveva il sogno e la possibilità di realizzarlo.
Nelle sue mani strette a quelle del papà c'erano racchiusi tutti i suoi timori e le sue speranze.
Poi è arrivato il momento di andare ma lei nonostante la dolcezza dell'insegnante non è riuscita ad entrare in sala da sola e si è fatta accompagnare dal papà che ha capito i suoi bisogni senza che lei dovesse chiedere nulla.
Il tempo di a salutarla sulla porta e poi lui è tornato indietro, fiero, orgoglioso, emozionato. Ha guardato il nonno e sorridendo gli ha detto "è andata!".
Ecco Alice guardando quella bella bimba oggi ho capito che quello che per te è normale è scontato non è detto che lo sia per tutti. Per te l'anno scorso a nemmeno tre anni anni di età, andare a una lezione di danza è stato normale ed oggi per me è normale accompagnarti ogni martedì è giovedì pomeriggio, ma non è così per tutti.
E l'emozione che ho visto oggi nascosta sotto quelle lunghe trecce mi ha fatto capire che l'emozione non ha età.

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