lunedì 2 febbraio 2015

La mia piccola grande bimba

Ora ti accompagno a scuola, tu appena entri nella tua aula saluti la maestra poi corri felice verso le tue compagne e con naturalezza mi fai un cenno distratto con la manina, mentre già inizi a giocare con le tue amichette. A volte, non sempre, torni indietro ad abbracciarmi e a darmi un bacino, ma non è scontato, poi prima di andare via mi ricordi a che ora devo venire a prenderti e in meno di due minuti io sono già "libera".
Non una lacrima, non un'esitazione solo l'euforia per le ore di giochi spensierate che ti aspettano.
Mentre ti guardo stamattina non posso non pensare a quella bambina che entrando ho incrociato nel grande atrio. Disperata con gli occhi pieni di lacrime che cercava la sua mamma mentre la maestra tentava invano con ogni stratagemma di consolarla e di rassicurarla.
Mentre mi allontanavo stamattina non ho potuto non ricordare di quella bambina che poco più di un anno fa accompagnavo a scuola, col grembiulino bello e i capelli stretti in una morbida coda di cavallo. Non posso dimenticare la sua mano stretta forte alla mia, le sue preghiere di non lasciarla lì e la sua disperazione quando la salutavo e quasi mi sembra di risentire i suoi singhiozzi strazianti che mi accompagnavano fino all'uscita e per tutto il resto della mattina.
Anche se per me resterai sempre la "mia pupolina" che con gli occhi lucidi si aggrappava forte alla mia mano è bello Alice vedere che sei cresciuta!
  

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