In tutti questi mesi non mi ha neppure mai chiesto come sto e nemmeno come è stato sentirsi dire che avevo il cancro, eppure entrambi sappiamo benissimo come stanno le cose anche se giochiamo a far finta di non sapere: lui che io ho avuto il cancro e io che qualcuno ha pensato bene di dirglielo.
Però i commenti pesanti e fastidiosi sul mio corpo trova sempre il tempo è il modo per farli.
Vorrei tanto chiedergli "Ma perché papà sei diventato così?
Perché parlare con te è diventata una cosa impossibile?
Perché non riusciamo mai a vederci senza salutarci arrabbiati?"
Vorrei tanto sapere dove sono finiti quel padre è quella figlia che condividevano un sacco di cose e che sono stampati nella mia mente...
Ogni volta mi spiace Alice che tu abbia conosciuto solo "questa parte" del nonno...
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