mercoledì 30 novembre 2011

Ci sono cose che durano un istante, ed altre destinate a durare per sempre


Ognuno di noi Alice, nasce con delle doti, con delle personali caratteristiche che fanno sì che sia particolarmente abile a fare qualcosa.
Io so scrivere.
Questo mi hanno sempre detto e questo continuano a dirmi.
Scrivere mi piace, mi è sempre piaciuto, mi aiuta a rilassarmi, a capire meglio le cose e spesso mi fa sentire meglio e credo sia anche per questo che ho deciso di scrivere questo sorta di “diario”. Quando scrivo trasferisco sulla carta le mie paure, le mie tensioni e poi riesco a vederle con più distacco, come se non mi appartenessero, riesco ad osservarle meglio, in prospettiva.
Ma mettere nero su bianco le emozioni, i timori, i sentimenti e i pensieri non sempre è facile e si può essere fraintesi.
Ho sempre temuto di essere mal interpretata da chi si trova a leggere i miei scritti.
Le parole lasciate sulla carta assumono spesso un significato più definitivo, quasi permanente, possono avere un peso diverso e restano invariate, a differenza delle emozioni che cambiano nel tempo.
Un pensiero di un momento potrebbe non essere lo stesso del momento dopo.
Per questo a volte inizio un post che resta inconcluso e non viene né finito, né pubblicato. Non mi vergogno di dire ciò che provo, ma ora potrei essere malinconica e fra un attimo felicissima.
Ieri nel tardo pomeriggio mi sono tornati in mente alcuni momenti tristi del mio passato, ho ripensato a tante cose che mi preoccupano e le mie paure per qualche minuto mi hanno letteralmente inghiottita.
Mi sono chiesta allora quando questo momento un po’ duro sarebbe finito, quando avrei smesso di svegliarmi con la sensazione di pesantezza che mi accompagna in questi ultimi giorni, quando avrei smesso di aver paura di perdere tutto ciò che amo e che mi circonda, quando avrei smesso di sentirmi sbagliata e in colpa per ogni cosa che faccio e anche per quelle che non riesco a fare. E per rincuorarmi ho scritto una frase del tipo “verrà un tempo in cui tutto questo sarà lontano…”.
Ieri sera papà è rientrato presto a casa e mi ha portato una splendida rosa. Non era un anniversario e nemmeno una festa particolare “ne aveva semplicemente voglia”, come ha detto lui. (Sì Alice, tuo padre è l’uomo dei gesti speciali e inaspettati…).
Ieri sera dopo cena, mentre tu beatamente facevi la nanna, papà ed io ci siamo liberati delle preoccupazioni di questi ultimi giorni e abbiamo ritrovato il piacere di stare insieme e magicamente molte delle ansie di queste ultime settimane sono svanite, e quel momento di malinconia di qualche ora prima, mi è sembrato solo un ricordo lontano.

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