Eravamo in camera tua
sul divano, e mentre tu bevevi il latte ho acceso il carillon in sottofondo e
per conciliare il sonno ho fatto partire anche le immagini proiettate sul muro.
Mentre guardavo quelle immagini che scorrevano lente davanti ai miei occhi, mi
sono ricordata di quando oltre un anno fa ho comprato quel carillon.
L’ho visto e scelto molto
tempo prima che tu nascessi, poi l’ho comprato e per alcuni mesi mi sono stesa
sul letto e mi sono lasciata cullare dalle immagini e dai suoni, mentre mi accarezzavo
dolcemente il pancione sentendo i tuoi calcetti.
Stasera guardavo le pecorelle
e le nuvolette che si sovrapponevano ai quadri sul muro della tua camera, e poi
guardavo te che tranquilla bevevi il latte fra le mie braccia e pensavo a
quanto tempo è passato da quando il carillon era solo mio e rappresentava un
primo passo verso un sogno, e pensavo a quanto tutto sia così diverso da come
lo avevo immaginato, a quanto tutto sia incredibilmente più facile, più
naturale, più intenso e più incredibile…
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