Una mamma decisamente
non può ammalarsi, non le è consentito perché i bimbi non capiscono e
continuano a salterellare come se fossero caricati a molla, noncuranti del
fatto che la mamma non reagisce, che resta immobile sul divano e che ha i
riflessi di un bradipo drogato… Il guaio è che i bimbi, così piccoli sono dei
veri e propri “untori”, vanno in giro, raccattano tutti i tipi di virus e i
germi che incontrano, li portano a casa, a volte se li tengono per un pochino e
poi li “cedono” alla “malcapitata” madre, che naturalmente raccoglie a braccia
aperte l’eredità in quanto noi madri, di tutti i tempi, accettiamo volentieri
qualsiasi dono che provenga dalla nostra amata prole…
Così i piccoli untori si
rimettono in forza alla velocità della luce, premurosamente accuditi e
coccolati dalla mamma e quando torna dal lavoro anche da papà, e le madri
invece si trascinano fra tosse, febbriciattola e raffreddore, trascurate anche
da se stesse perché comunque i piccolini hanno sempre la priorità su tutto.
Oggi io mi sono
svegliata con la febbre, evento che non capitava da almeno 15 anni e al quale
pertanto non sono abituata, avevo la fastidiosa sensazione di essere stata
dentro una centrifuga, male a tutte le ossa del corpo, anche a quelle di cui
disconoscevo l’esistenza… e tu, mitica e instancabile “unenne”, imperterrita hai
continuato a trotterellare e sgambettare come la pallina impazzita di un
flipper, senza darmi tregua…
Certe volte mi chiedo se in
me ci sia una sorta di masochismo e perché ti amo… ma poi tu mi dai uno dei
tuoi bacetti slinguacciosi e bavosi e la mia “bua” per un attimo magicamente
svanisce…
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