lunedì 14 novembre 2011

Scarpine da passeggio


Missione di oggi: trovare un paio di scarpine “da passeggio” per te.
Missione di oggi: compiuta!
Peccato solo che io abbia dovuto tragicamente cedere a dei compromessi…
Ma per spiegare è necessario andare con ordine e come sempre, partire dall’inizio.
Un po’ come nella favola di Cenerentola, le scarpine dovevano rispondere ad alcuni fondamentali requisiti.
Punto primo: papà ed io eravamo perfettamente d’accordo sul fatto che non volevamo spendere un capitale per un paio di scarpe che nella migliore delle ipotesi avranno avuto una presunta vita di tre mesi.
Punto secondo: entrambi eravamo d’accordo sul fatto che fossero necessarie delle scarpe adatte a camminare e non tanto per fare le “fighette”…
Punto terzo: a me piacevano da matti le scarpe “alla bebè”, a papà da sempre, quel modello fa letteralmente “cagare”…
Punto quarto: io volevo delle scarpe color glicine o lilla o viola. A tuo padre del colore delle scarpe, sinceramente, non credo che gliene potesse fragare di meno…
Per soddisfare almeno il primo dei requisiti, ovvero “l’economicità” dell’acquisto, ho deciso di cercarle in un negozio che, oltre ad avere articoli di questa “stagione” ha anche quelli della stagione precedente, naturalmente ad un prezzo nettamente inferiore. Il negozio in questione fortunatamente, aiuta a rispondere anche al secondo punto elencato. Infatti, essendo specializzato in calzature da bambino, ho pensato che con buona probabilità avremmo potuto provarle e verificare alla presenza di qualche commesso sicuramente più pratico di me, per essere certi che fossero quelle più adatte ai tuoi piedi e ai tuoi primi passi, e così è stato.
Nel suddetto negozio abbiamo trovato la commessa competente, ma ahimè, del tuo numero c’erano solo quattro modelli di scarpe da poter provare.
Nell’ordine.
Un paio di terrificanti scarponcini neri con tanto di brillantini laterali, che mi facevano assolutamente cagare e tu ci camminavi male (fortunatamente…), quindi sono stati immediatamente scartati senza neanche doverci pensare su.
Un paio di orribili scarponcini di vernice blu, che mi facevano anche quelli abbastanza schifo, però disgraziatamente tu ci camminavi meravigliosamente bene… (aaargh)…
Un meraviglioso paio di “bebè” in morbidissimo camoscio color glicine, praticamente un sogno, sembravano uscite direttamente dalla mia immaginazione… ma tu però non ci camminavi affatto… Necessariamente scartate senza nemmeno poterci pensare un po’ su… (secondo me papà ha fatto una “macumba”)…
Un paio di scarpine modello “bebè”, leggermente più alte alla caviglia, di pelle nera, con la punta traforata, in perfetto stile inglese, con le quali ti riuscivi a camminare piuttosto bene.
Per soddisfare il secondo imprescindibile requisito, ho dovuto mio malgrado scartare le bebè in camoscio e gli scarponcini neri “brillantinati” e la scelta è rimasta fra gli scarponcini di vernice blu e le “bebè” nere “english stile”.
Ho deciso autonomamente ,senza chiedere l’aiuto da casa con la telefonata a papà, perché temevo la sua risposta e ho scelto le ultime: non sono sui toni del viole, ma sono pur sempre delle “bebè” e tu ci cammini bene, a papà siamo certe che “faranno cagare”, ma tanto lui dice sempre che “l’uomo che caga e sempre vivo…”…

Nessun commento:

Posta un commento