Missione di oggi:
trovare un paio di scarpine “da passeggio” per te.
Missione di oggi:
compiuta!
Peccato solo che io
abbia dovuto tragicamente cedere a dei compromessi…
Ma per spiegare è
necessario andare con ordine e come sempre, partire dall’inizio.
Un po’ come nella
favola di Cenerentola, le scarpine dovevano rispondere ad alcuni fondamentali
requisiti.
Punto primo: papà ed io
eravamo perfettamente d’accordo sul fatto che non volevamo spendere un capitale
per un paio di scarpe che nella migliore delle ipotesi avranno avuto una
presunta vita di tre mesi.
Punto secondo: entrambi
eravamo d’accordo sul fatto che fossero necessarie delle scarpe adatte a
camminare e non tanto per fare le “fighette”…
Punto terzo: a me
piacevano da matti le scarpe “alla bebè”, a papà da sempre, quel modello fa
letteralmente “cagare”…
Punto quarto: io volevo
delle scarpe color glicine o lilla o viola. A tuo padre del colore delle
scarpe, sinceramente, non credo che gliene potesse fragare di meno…
Per soddisfare almeno
il primo dei requisiti, ovvero “l’economicità” dell’acquisto, ho deciso di
cercarle in un negozio che, oltre ad avere articoli di questa “stagione” ha anche
quelli della stagione precedente, naturalmente ad un prezzo nettamente
inferiore. Il negozio in questione fortunatamente, aiuta a rispondere anche al
secondo punto elencato. Infatti, essendo specializzato in calzature da bambino,
ho pensato che con buona probabilità avremmo potuto provarle e verificare alla
presenza di qualche commesso sicuramente più pratico di me, per essere certi che
fossero quelle più adatte ai tuoi piedi e ai tuoi primi passi, e così è stato.
Nel suddetto negozio
abbiamo trovato la commessa competente, ma ahimè, del tuo numero c’erano solo quattro
modelli di scarpe da poter provare.
Nell’ordine.
Un paio di terrificanti
scarponcini neri con tanto di brillantini laterali, che mi facevano assolutamente
cagare e tu ci camminavi male (fortunatamente…), quindi sono stati
immediatamente scartati senza neanche doverci pensare su.
Un paio di orribili scarponcini
di vernice blu, che mi facevano anche quelli abbastanza schifo, però
disgraziatamente tu ci camminavi meravigliosamente bene… (aaargh)…
Un meraviglioso paio di
“bebè” in morbidissimo camoscio color glicine, praticamente un sogno,
sembravano uscite direttamente dalla mia immaginazione… ma tu però non ci
camminavi affatto… Necessariamente scartate senza nemmeno poterci pensare un po’
su… (secondo me papà ha fatto una “macumba”)…
Un paio di scarpine
modello “bebè”, leggermente più alte alla caviglia, di pelle nera, con la punta
traforata, in perfetto stile inglese, con le quali ti riuscivi a camminare
piuttosto bene.
Per soddisfare il
secondo imprescindibile requisito, ho dovuto mio malgrado scartare le bebè in
camoscio e gli scarponcini neri “brillantinati” e la scelta è rimasta fra gli
scarponcini di vernice blu e le “bebè” nere “english stile”.
Ho deciso autonomamente ,senza
chiedere l’aiuto da casa con la telefonata a papà, perché temevo la sua
risposta e ho scelto le ultime: non sono sui toni del viole, ma sono pur sempre
delle “bebè” e tu ci cammini bene, a papà siamo certe che “faranno cagare”, ma
tanto lui dice sempre che “l’uomo che caga e sempre vivo…”…
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