venerdì 11 novembre 2011

Pigiami e molto, molto di più...

Quando ero bambina Alice, mia madre, ovvero tua nonna, mi comprava sempre dei pigiami un po' tristi, di quelli dalla linea e dai colori decisamente maschili e anzianotti, con i pantaloni a tinta unita e la maglia di una microfantasia insignificante, quel genere di pigiami che sicuramente non ti colpiscono per la loro morbidezza e a dire la verità, non ti colpiscono proprio, anzi passano piuttosto inosservati.
Io peró non ci facevo caso, non ne avevo mai visti altri e per me tutti i pigiami del mondo erano così.
La mia pacifica convivenza con pigiami di questa categoria, è proseguita per anni, almeno fino a quando una mia amichetta, quella che tu oggi conosci come "Zia Lombi", non mi ha fatto vedere un incredibile pigiama che le aveva regalato sua mamma: bianco e rosa, con davanti disegnati due orsetti e talmente soffice da sembrare appena uscito da una nuvola. Era sorprendente! Avevo appena scoperto che i pigiami del mondo non erano necessariamente come i miei: grigi, un po' duri, per niente "frou frou" e dai colori cupi, ma potevano anche essere come quello che avevo di fronte: morbidosi, con tenere immagine applicate sopra, vellutato come una carezza e per completare il quadro, come se tutto questo non fosse già abbastanza, di un meraviglioso color rosa baby. Lo guardavo esterrefatta chiedendomi se pigiami di quel tipo erano sempre esistiti, nel qual caso la ovvia domanda seguente era "ed io come avevo fatto a non vederli mai?", o se invece erano il modernissimo risultato di scoperte "tecnologico-scientifiche...", un nuovo ritrovato rarissimo, dai costi esorbitanti.
Non ho mai scoperto quale fosse la risposta giusta a questa domanda, e nemmeno ho mai capito perchè mia madre si ostinasse a mandarmi a letto vestita come una giovane recluta, ma una cosa è certa, il mondo, almeno il mio, dopo quel momento non è più stato uguale a prima.
A quel punto avevo visto e toccato con mano una realtà totalmente diversa, dall'unica che avevo sempre conosciuto e avuto davanti agli occhi e il mio unico obiettivo era : possedere anche io, un giorno, un morbido ed avvolgente pigiama, in grado già da solo di regalarti indimenticabili momenti di coccole e fantastici sogni.
Gli anni sonno passati Alice e il mio cassetto dei pigiami nel tempo si è prima popolato e poi sovraffollato, di molti indumenti di quel tipo, dai tenui colori pastello e con stampate sopra, tenere immagini di orsetti, conigli o cagnolini, tanto per farmi compagnia durante la notte. Da quando sono stata io a finanziare e scegliere il mio shopping, e fino ad oggi, nessun pigiama triste (e forse ora che ci penso, nemmeno nessun pigiama sexy...) è mai più entrato, nemmeno per errore, a far parte del mio "guardaroba notturno".
Per qualche anno il mitico "pile" e le fantasie "ad orsetto" l'hanno fatta "da padrone" e poi ultimamente, non ho più messo limiti alla fantasia e alla creatività e ho lasciato entrare nuovi personaggi ad allietare le mie (ed anche le tue) notti: Minnie, Titti, Hello kitty...
Naturalmente per non farti vivere lo "shock" che invece ho dovuto subire e superare io (anche se l'acquisto compulsivo dei pigiami, mi fa venire il fondato sospetto di non averlo mai del tutto superato...), tu hai sempre avuto, fin dai tuoi primissimi giorni di vita, pigiami e tutine, rigorosamente da femmina, incredibilmente coccolosi e teneri, che si differenziano (ma davvero si differenziano?) da quelli di tua madre oltre che per le dimensioni solo per la presenza di piedini chiusi (li voglio anche io!) e per la comodissima "patta controllapipì" sul sedere (ora capisci perchè ti dico che la parola sexy, quando si tratta di pigiami e ahimè non solo in queste occasioni, non mi appartiene...).
Lo so, ti stai chiedendo preoccupata e curiosa perchè alle cinque di mattina io ti abbia scritto un lungo post sui pigiami...
Stanotte, alle cinque, papà è partito per un viaggio di lavoro e starà via anche domani notte e così io ieri, per farmi un regalo di compleanno, per coccolarmi un po' e anche per farmi sentire meno triste e sola sotto le coperte, mi sono comprata un pigiama da femmina, a righine sottilissime lilla e con stampati davanti i miei amori: il nanetto Cucciolo, che poi saresti tu e il nanetto Brontolo, che sì, non fare quella faccia, sarebbe papà... o babbo, come preferisci chiamarlo tu.
Ora peró che lui è appena partito il letto è comunque troppo vuoto, troppo grande e troppo freddo per riuscire a dormire e il pigiama, per quanto sia bello, non basta a farmi stare meglio...

2 commenti:

  1. Zia Lombi non avrebbe mai creduto che bastasse mostrare un pigiama perchè ti si "aprisse un mondo"...ma sono felice di averlo fatto! Quando leggo o ripenso a queste "piccole grandi cose" che ci accomunano, ci fanno tornare indietro nel tempo e ci danno la misura del tempo passato da allora (e siamo ancora qui, ancora noi), mi commuovo. Allora esistono punti di riferimento,esistono donne incapaci di competizione ma solo di grandi slanci di amicizia, esistono bambine che poi diventano adulte e riescono con lo stesso sguardo di allora a sorprendersi insieme, a ridere di questi ricordi,a fare il calcolo degli anni passati, 30...25...ma da quanto tempo ci conosciamo??? Un sorriso colmo di commozione è nato spontaneo quando ho letto questo "spaccato" sui pigiami...Ricordi di bambine, di adolescenti, di adulte , ci accompagneranno spero fino alla vecchiaia quando ANCORA UNA VOLTA potremo dire "ma ti ricordi" e sorridere .
    Grazie Ucci, mi hai fatto iniziare la giornata col sorriso.

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  2. la zia befana non ha centrato il buco del camino peccato.......sono vecchia perdo colpi di scopa

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