sabato 11 gennaio 2014

Stati d'animo di oggi

Un repentino cambio d'umore oggi ha modificato l'andamento della mia giornata. 
Nel pomeriggio forse perché non sono riuscita a recuperare nemmeno un po' del sonno perso stanotte, mi è passata la voglia di parlare, di fare, di ridere... Non pensavo a nulla ma mi sentivo triste.
Poi stasera mentre seduta sul letto mi mettevo in pigiama ho riflettuto sulla mia situazione che è comune a quella di molte persone e ho pensato che non è giusto che noi ammalati oltre alla malattia, dobbiamo combattere contro la burocrazia che crudelmente se ne frega dei nostri sentimenti e ci lascia attendere un risultato dal quale dipende la nostra e la vita delle persone che amiamo. 
Per un medico non fa differenza consegnare l'esito di un esame oggi o fra due giorni, ma per chi aspetta, nel buio, con la paura, due giorni diventano eterni e terribili.
Un ammalato si scontra con l'insensibilità di un sistema che ti considera semplicemente un numero drammaticamente abbinato ad un codice di esenzione, le nostre emozioni e quelle di chi ci vuole bene e condivide con noi la malattia, "nella buona e nella cattiva sorte", sopportando i nostri stati d'animo non sempre così piacevoli, non hanno nessun peso, nessun valore e non interessano a nessuno.
Io sono fortunata perché sono riuscita ad accorciare un po' l'attesa che comunque resta sempre eterna.

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