lunedì 20 gennaio 2014

Un post che non è per te...

Scrivo questo post Alice in un blog dedicato a te, ma questa volta le mie parole non sono indirizzate a te ma a tuo padre. Le cose che penso e che vorrei dirgli sono davvero tante, ma la gioia, la commozione e l'emozione di questi attimi (e le lacrime di felicità che riempiono i miei occhi) mi impediscono di esprimere tutto con chiarezza e lucidità.
Credo oggi per la prima volta in questo lunghissimo anno di essere uscita dai miei panni e di avere indossato i suoi e ho visto con i suoi occhi quanto siano stati difficili anche per lui questi mesi, ho sentito con il suo cuore il dolore e la sofferenza che ha provato nel vedermi stare così male, ho provato con la sua pelle le emozioni che ha vissuto. Non è stato semplice starmi accanto, sorreggermi, consolarmi, farmi sorridere o almeno non farmi piangere... lo so.
Non è stato facile gestire anche la parte pratica e trovare i medici e gli ospedali giusti e convincermi che insieme ce la potevamo fare.
Ma tuo padre Alice non si è mai scoraggiato (o forse lo ha fatto senza farmelo vedere...) non mi ha girato le spalle nemmeno quando si è trovato accanto una persona estremamente diversa da quella che aveva scelto (e non mi riferisco solo fisicamente) ed è stato sempre al mio fianco anche quando io pensavo che non c'è l'avrei fatta.
Ecco Alice io cedo che un semplice "grazie" non possa ripagarlo di tutto quello che ha fatto ma credo che forse dirgli che ho capito la difficoltà del suo ruolo lo faccia stare meglio e sicuramente c'è una cosa che gli farà piacere leggere, le te paroline magiche che tanto gli piacciono "avevi ragione tu", sì Ricky, avevi ragione tu quando mi dicevi che insieme c'è l'avremmo fatta!!!

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