Per un ex (quante speranze riposte in queste due lettere...) malato di cancro non c'è più pace. La vita diventa un pericoloso su e giù per una crudele linea immaginaria fatta di tensione, paura, ansia, che raggiunge il picco massimo ad ogni nuovo controllo e rimane a livelli altissimi nell'attesa del risultato. E poi se il risultato è rassicurante scende al punto più basso ma non si azzera mai, e subito ricomincia a salire.
Ora sono quasi al picco massimo.
Ora è quasi il momento peggiore, quello più difficile.
E i pensieri girano.
E il fiato si fa troppo corto per riuscire a respirare.
E il sonno definitivamente svanisce nei pensieri della notte.
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