mercoledì 25 settembre 2013

Incomprensibili sequenze

All'uscita dalla scuola materna mentre mano nella mano passeggiando sotto uno splendido sole di settembre tornavamo a casa mi hai detto che ti eri divertita a giocare con i tuoi amichetti. Subito ho approfittato di questo tuo momento di positività e ti ho detto "visto che ti diverti e che ormai sai che la mamma viene a prenderti, puoi anche non piangere domattina".
Tu allora mi hai guardata e senza smettere di camminare mi hai detto "ma io piango perché voglio te!" Con un tono che sottolineava l'ovvietà della cosa.
Io allora tentando di rassicurarti ho continuato a ripeterti che poi dopo la spesa io sarei tornata a prenderti.
E tu hai concluso dicendomi che lo sai ma che un pochino piangi perché la sequenza è quella
Io nemmeno sospettavo che tu conoscessi l'esistenza della parola sequenza, figuriamoci se potevo immaginare che addirittura tu la sapessi usare in maniera corretta...
Comunque sia temo di leggere fra le righe di questa tua incomprensibile sequenza un presagio di un lungo periodo di pianti inconsolabili ogni volta che ti lascio a scuola... 
Spero solo che la mia interpretazione sia sbagliata...

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