venerdì 20 settembre 2013

Una pugnalata dritta al cuore

Eravamo in macchina, tu ed io, avevamo appena finito di mangiare il gelato lasciando che le mani si sporcassero liberamente, perché le mani poi si possono lavare, eravamo serene, anzi di più, oserei dire felici. Eravamo andate a cercare un bel salvadanaio per te, perché da qualche giorno me lo stai chiedendo e lo sai, per me ogni tuo desiderio è una missione da portare a termine!
Siamo uscite dal negozio senza comprarlo, perché quello che avevamo ovato non ci aveva convinte.
Siamo risalite in macchina dirette a casa, per andare a colorare con le mani e cn i piedi, come ti avevo promesso. Poi in un attimo di silenzio sento la tua vocina che mi dice: "mamma un giorno mi regali un macchietto?" Credo di aver capito subito a cosa ti riferissi é una morsa mi ha stritolato contemporaneamente lo stomaco, il cuore e i polmoni. Mentre cercavo di riuscire a respirare, ancora frastornata da quella domanda che ho sempre temuto ma che ancora non mi aspettavo, tu hai ripreso il discorso "mamma se invece del salbadanaio mi regali un macchietto, io dico un bimbo, un fatellino pemmè...". 
Le lacrime a quel punto hanno cominciato a uscire senza sosta. 
Non sono riuscita più a dirti nemmeno una parola...
Tu intanto ormai lanciata in questa richiesta che secondo me covavi da giorni, hai continuato: "lo pendiamo mamma? Dai mettiamo un seggiolino qui vicino a me, così posso giocae! Me o pometti? Dai sì un fatellino macchio tutto pemmè!".
Fra le lacrime, con un nodo in gola sono riuscita a dirti solo "vediamo amore...".
Se tu solo sapessi quanto vorrei poter esaudire questo tuo desiderio e portare a termine anche questa missione, ma purtroppo Alice certe cose non dipendono da noi e anche se mi si spezza il cuore, io proprio non posso farti questa promessa...

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