Tu ed io, complici, vicini, unite, come non mai.
Forse perché già dalle vacanze di Natale mi sono presa più tempo di qualità con te, forse perché sto imparando a fermare tutto e mettermi sul divano semplicemente per coccolarci, forse perché improvvisamente ti ho vista con occhi diversi, più grande, più autonoma ed ho deciso di godere appieno di questi anni prima che tu spicchi il volo verso la libertà.
Non so cosa sia stato ma ultimamente mi sento più vicina a te.
Organizziamo balletti e scenette di cui lo spettatore è papà, costruiamo enormi case di mattoncini con balconi e giardini, cantiamo a due voci "vieni con meee" e "dimmi che non passa", attacchiamo figurine il tutto con un feeling che spesso non avrebbe bisogno di parole e spiegazioni.
Mi piace questo nostro rapporto un po' più alla pari, forse un po' meno madre e figlia, in cui da te mi sento scrutata, capita e incredibilmente amata.
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