giovedì 24 ottobre 2013

Al di lá del vetro

Ci sono giorni in cui mi sembra impossibile essere stata malata e giorni in cui al contrario non riesco proprio a dimenticare di aver avuto il cancro, e anche usare un tempo al passato diventa uno sforzo incredibile.
Non c'è un motivo, mi sveglio e all'improvviso quella fastidiosa sensazione di precarietà mi assale e mi toglie il respiro fino quasi a soffocarmi.
Oggi è assolutamente uno di quei giorni e a dire il vero è già da un po' che è così.
No, non è la paura delle ricadute che mi paralizza è proprio l'idea di convivere con qualcosa di così pesante come una diagnosi di cancro che mi rende difficile vivere la quotidianità.
La tua presenza Alice a volte mi è di aiuto a superare questi momenti, altre volte invece è una complicazione in più, qualcosa che rende ancora più difficile riuscire a girare pagina.
In questi giorni ho l'impressione che anche la tua presenza non intacchi il mio stato d'animo, è come se tu ed io fossimo separate da una lastra di vetro ed i miei gesti, le mie emozioni non arrivano a te (fortunatamente) ma nemmeno i tuoi arrivano a me.
Ma non solo tu sei al di là di quella lastra, mi sento sola da questa parte del vetro, mi sento un po' come un animale ferito che si apparta per leccarsi le ferite, senza sguardi indiscreti. 
Sono io con i miei pensieri, le mie paure, le mie difficoltà e devo trovare in me la forza e il coraggio di riuscire ad oltrepassare il vetro e uscire dal guscio in cui io stessa da qualche tempo mi sono chiusa.



Nessun commento:

Posta un commento