Oggi sono una mamma in crisi che pensava di aver fatto del suo meglio è forse è anche così, peccato solo che il mio meglio non corrisponda al tuo...
Ho improvvisamente capito di aver frainteso i tuoi bisogni, mi sono illusa che essere davanti a te, sebbene impegnata a fare altro, fosse comunque una presenza rassicurante, e forse lo è stata ma tu avresti probabilmente preferito una mamma che lasciava tutto e si metteva per terra a giocare con te.
L'ho fatto poche volte è vero. Sicuramente meno di quelle che avrei voluto.
Ricordo quante domeniche e quante serate Papá si è messo per terra sul tappeto a giocare coi mattoncini e coi personaggi Duplo. Faccio fatica a trovare le volte in cui è capitata la stessa cosa a noi due. Quando siamo a casa se non sto cucinando devo rammendare qualcosa, oppure ho un post che mi frulla nella mente e lo voglio scrivere sul pc, oppure devo preparare la lavatrice o svuotare la lavastoviglie, o mettere a posto i panni o qualcos'altro, o devo pulire, o sono al telefono. Tutto il resto del tempo siamo fuori.
Così sono passati i giorni, le settimane, i mesi, e ormai quasi tre anni.
Solo stasera per caso ho capito... Dalle tue parole, da quelle di papà...
Mi piacerebbe prometterti Alice che riuscirò a cambiare, mi piacerebbe farti questo regalo per il tuo terzo compleanno, ma non sono sicura di riuscire a farlo.
L'unica cosa che so è che ora mi sento una madre in crisi, che pensava di aver fatto un buon lavoro e che ha capito con tre anni di ritardo di aver fatto il lavoro sbagliato!
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