venerdì 23 agosto 2013

Per fortuna che mi fai ridere!



Scena di ieri sera.
In pizzeria tu troppo stanca ed io troppo stressata, abbiamo tentato di cenare ma i tuoi assurdi capricci e urli esagerati hanno sovrastato ogni cosa e intrattenuto anche i tavoli vicini. Rassegnata dopo inutili tentativi di calmarti e di inghiottire qualcosa, decido di alzarmi e andare via e la giovane coppia vicina a noi un attimo prima ti chiede quanti anni hai. Tu rispondi subito "due e mezzo" e aggiungi "quasi tè!" (tre). Loro rimangono stupiti dalla tua parlantina paragonata alla tua età e tu intanto continui a parlare. ormai ho verificato che il tasto "off" non c'è e quando inizi on c'e più modo di fermarti. "Io quasi  tè, manca poco, e la mamma... ". Per un attimo ammetto che ho pensato "come diavolo fa a sapere la mia età" e poi fra me e me ho detto, "ci siamo, ora informa tutta la sala del ristorante che ho quasi 43 anni..." e tu hai continuato ben felice di avere finalmente attirato su di te l'attenzione degli altri commensali "... e la mamma quasi si mama (chiama) come me e papà, manca poco, ci 'posiamo e poi lei è uguale a me (con la e strettissima) e a lui". Nessuno ha capito di cosa tu stessi parlando, ma io sono scoppiata a ridere mentre tu sotto gli sguardi incuriositi delle persone continuavi a ripetere "manca poco e ci 'posiamo, o sai?". Non ho ovviamente spiegato a nessuno che tu ti stavi riferendo al nostro matrimonio e al fatto che presto io aggiungerò al mio anche il vostro cognome e ho salutato allontanandomi cercando di farti cambiare discorso...

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