sabato 17 agosto 2013

Vicini anche se lontani...

Quante ore passate fuori da questo laboratorio ad aspettare, mentre tu fra i miei mille timori crescevi dentro al mio pancione e diventavi ogni giorno più grande e più reale. 
Quanti ricordi su questo marciapiede: le paure, i pensieri e il freddo terribile che era! 
Mi tornano in mente soprattutto le attese invernali, mai sola, sempre con tuo padre accanto, a volte lui restava fuori a tenere il posto mentre io rimanevo al calduccio in macchina.
Quanta complicità in quel semplice gesto... 
E pensare che lui si dà sempre le colpe ma non si prende mai i meriti... Si rimprovera tante mancanze e tante assenze durante la mia gravidanza e non si ricorda mai delle sue fondamentali presenze e dei suoi gesti a volte un po' spaventati e nascosti dal suo modo di fare un po' orso, ma non per questo meno importanti.
È già Alice perché  prima della tua nascita papà era decisamente molto più orso di ora...
Con la mente che corre sul filo dei ricordi non ho sentito che mi sono arrivati dei vostri messaggi su WhatsApp, però l'inconfondibile trillo che mi avvisa di un messaggio di papà quello l'ho sentito subito. Oggi per evitare di svegliarti all'alba lui è rimasto a casa a vegliare il tuo sonno, per questo sono qui da sola.
Leggo il messaggio, mi dice di guardare WhatsApp. Lo faccio e vedo subito cinque messaggi. Il primo è un vostro video messaggio. Siete nel lettone, entrambi con la faccia assonnata, tu mi parli a tratti suggerita da papà. Mi chiedi di portare i bomboloni con la  "chema" (crema) per noi e senza "chema" per te, di portare anche la "Iepubbica" (Repubblica) per papà e prima di mandarmi un bacino e di salutarmi aggiungi di portare a casa anche un sorriso...
Ascolto le tue parole e faccio fatica a trattenere la commozione... 
Ecco voi due che mi siete vicini anche se lontani mi fate venire il magone!
Ha, dimenticavo, siete bellissimi!!!


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