Ogni giorno, più volte al giorno, assisto ad una scena buffa e tenera allo stesso tempo, di cui tu sei la protagonista. Ti avvicini alla tua bicicletta rossa a pois bianchi parcheggiata sotto la scrivania di mamma (una volta avrei detto anche di papà ma ora sono certa che lui non vuole essere nominato quando si parla di quella cosa deforme su cui è appoggiato di tutto, naturalmente in ordine sparso...), e dopo averla tirata fuori e spostata al centro della stanza ti ci metti sopra dicendo "vediamo se ho impaato". Poi dopo aver fatto un paio di tentativi di pedalare in avanti, cominci a far girare i pedali a vuoto all'indietro e nonostante tu rimanga ovviamente immobile, esclami un felice e soddisfatto "ho impaato!", attendo non tanto di muoverti anche solo di qualche centimetro, come dovrebbe essere, ma piuttosto i nostri complimenti...
Ecco Alice, non so come dirtelo ma non hai ancora imparato ad andare in bicicletta... Per tante, tantissime cose sei stata precocissima, ma sul fatto di saper andare in bicicletta siamo ancora piuttosto lontanucci...
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