martedì 26 novembre 2013

Cercando di respirare...

E poi ci sono giorni in cui finiscono le parole (e ammettiamolo iniziano le parolacce) e in cui il tempo -dalle otto alle otto- sembra volare e contemporaneamente sembra eterno.
E di nuovo ti senti indifesa e precaria.
E per la prima volta sei davvero arrabbiata.
E pensi che non è giusto.
E hai paura.
E quel freddo gelido si impossessa di nuovo delle tue ossa.
E non cerchi nemmeno di fingere un coraggio che non ti appartiene.
E ti lasci andare al pianto.
Ma anche questi giorni fortunatamente finiscono.
Vanno via portandosi dietro un po' di tutto quello che hanno seminato, ma molto resta, ti resta cucito addosso come una seconda pelle che ti stringe fino a soffocarti.
Oggi è iniziato con un grande spavento.
Palpare qualcosa "di strano" nel mio corpo mentre mi stavo vestendo mi ha fatto rivivere un incubo che è ancora troppo vivo nella mia mente.
Ora sto cercando di ricominciare a respirare e di pensare che non c'è sempre il cancro dietro ad ogni cosa, ma l'unica cosa che ho davvero voglia di fare è piangere...



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