domenica 17 novembre 2013

Da madre a madre

È da ieri che questa cosa mi "macina" dentro, che sento il fastidioso "buzz buzz" dei pensieri che frullano per la testa cercando di trovare un ordine alle parole, è da ieri che ci penso ed oggi è arrivato il momento di scrivere.
Pensavo a mia madre, al fatto che sono arrabbiata da lei.
Sono anni che sono uscita dai suoi pericolosi e crudeli schemi e che cerco di mostrarle un altro modo di vivere e affrontare la vita, che tento di farle vedere che non è necessario trasformare tutto in tragedia e sceneggiare la vita come se fosse un dramma teatrale. 
Le ho raccontato il mio cancro con tutta la leggerezza possibile e ho aspettato a farlo quando le acque erano sufficientemente calme per non trasmettere tutta la paura che albergava dentro di me. Non le descrivo esami e visite, non le racconto timori e angosce, non le spiego i fastidi e i disagi che ancora ho. Le trasmetto un ottimismo che non c'è ma che tento di inventarmi per lei.
Eppure ho tristemente constatato oggi che ogni mio sforzo non serve a niente.
Un prelievo di sangue è un evento tragico che ti racconta per settimane.
Ogni visita o esame a cui lei si è sottoposta è sempre sicuramente peggio di qualsiasi cosa abbia fatto tutto il resto del mondo.
I suoi dolori e le sue sofferenze sono ovviamente superiori a quelli degli altri.
Le sue medicine? Di sicuro le più cattive?
Ogni malessere? Indubbiamente il primo sintomo della più grave delle malattie...
Sono un po' stanca di questo modo di attirare l'attenzione su di sé...
Non riesco più a stare dentro a questo gioco crudele in cui lei si descrive vittima ma è la carnefice.
Non sopporto più questo suo modo di fare e non riesco più a stare zitta.
Così ieri quando mi ha raccontato del suo indicibile mal di gola come se fosse una malattia terminale e mi ha descritto la "terapia" (la spruzzata di iodosan in gola...), come se fosse un intervento salvavita... Le ho detto chiaramente detto che stava esagerando, che non era un intervento a cuore aperto e che si può sopravvivere ad un banale mal di gola! 
Ma tanto so perfettamente che le mie parole non sono servite a nulla...

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