Adesso, che ti vedo che
ti muovi senza tregua, che non hai un attimo di pausa, che usi muscoli a me
sconosciuti, sì che ti riconosco! Sei tu, sei la bambina della pancia, la
trottolina impazzita che per tanto tempo mi ha tenuta compagnia, di giorno e di
notte.
Sei la stessa che avevo
ribattezzato “gamberetto impazzito” quando ancora di te non sapevo nulla,
nemmeno se eri maschio o femmina, sei la mia “Tripita”, il tuo primo, vero
soprannome, sei quel gruppetto di cellule che per i primi mesi, mi ha fatto
vomitare anche i pensieri, ma che ho amato dal primo istante.
Eccoti qui, ben arrivata amore
mio!
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