Devi sapere Alice che
quando papà non torna a casa a dormire, io uso le sue ciabatte. Credo sia un
modo per sentirlo più vicino. Indosserei il suo pigiama ma si da il caso che
lui ne disconosca l’uso, quindi non mi restano che le sue pantofole.
Se il suo
allontanamento capita nel periodo estivo mi approprio delle infradito con
brontolo, che sui miei piedi formato mignon, fanno l’effetto “zattere alla
deriva” (ma al contrario di quello che da sempre sostiene papà le dita ci sono,
la dimostrazione sta proprio nel fatto che uso le sue infradito…)
Se invece abbiamo a che
fare con una sua assenza nella stagione invernale, provvedo tempestivamente ad impossessarmi
delle calde pantofolone grigie di feltro, e questa volta sembra che nei piedi
abbia due vecchie baguettes (intere), leggermente ingrigite dalla muffa…
Ora, la domanda sorge
spontanea: come fa papà a non cadere dalle scale se sia le sue infradito che le
sue ciabatte (quindi evidentemente anche i suoi piedi…), sono più lunghe,
rispetto allo scalino, di almeno otto centimetri?
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