Consigli di Gù a tutte
le piccole persone che, come lei, odiano essere vestiti, svestiti o rivestiti:
1)
mai
collaborare col nemico, ovvero con chiunque decida di vestirti, svestirti o
rivestirti;
2)
opporre
resistenza, sempre e comunque, in qualsiasi modo, con qualsiasi mezzo, fino all’ultimo
respiro;
3)
quando
giunge l’ora fatidica della vestizione, non lasciarsi intimorire e urlare a
gran voce;
4)
scivolare
come un’anguilla ogni qual volta ti posizionano sul luogo del misfatto, chiamato
dagli adulti “fasciatoio”;
5)
irrigidire
ogni muscolo fin dal primo tentativo di infilare le braccia in una qualsivoglia
maglia;
6)
divincolarsi
preventivamente ogni qual volta si materializza nei paraggi una tutina;
7)
sgambettare
quando all’orizzonte appare un paio di pantaloni;
8)
ed
infine scalciare vigorosamente ogni volta che si avvicinano ai tuoi piedi i
temutissimi calzini!
Amici
di sventura, seguite queste otto semplici regole, io lo faccio ogni volta e
vedrete che in men che non si dica, il momento della vestizione si trasformerà
anche per gli adulti in un momento da posticipare o in alcuni casi, addirittura
da evitare.
Pensateci
bene, se il mondo ci avesse voluti vestiti, forse oltre alle unghiette, ai
capelli (chi li ha…) e al morbido strato di pelle, ci avrebbero dotato anche di
uno splendido corredino taglia zero/dodici mesi, invece noi siamo NATI NUDI,
vorrà pur dire qualcosa?
Non demordete, ricordate
che chi la dura la vince e poi in amore e in guerra tutto è lecito, parola di
Gù!
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