Durante la settimana
ogni giorno tu ed io restiamo sole più o meno dalle 8 alle 20.
Dopo dodici ore passate
in balìa tua sono assolutamente devastata, ci sono giorni in cui non ho nemmeno
più la forza di parlare (so che è difficile crederlo…).
Riesci a “ciucciarmi”
non solo il latte ma anche le energie, i pensieri e le forze.
Quando piagnucoli senza
una vera e propria ragione, mi sfinisci, mi stressi terribilmente e mi innervosisci
come poche altre cose al mondo.
Ci sono volte, come
oggi, in cui alla fine della dodicesima ora, non ne posso davvero più e non
vedo l’ora che ritorni tuo padre dal lavoro per “consegnarti” a lui e “liberarmi”
di te anche solo per una manciata di minuti.
Ma poi tu hai la
capacità, in un solo istante, di cancellare la stanchezza accumulata durante
tutta la giornata, magicamente riesci con un tuo sorriso, ad annientare lo
stress e a far sparire il nervosismo.
Quando stasera mentre
eri in braccio a papà, mi hai ripetutamente buttato le braccia al collo, per la
prima volta, perché volevi venire da me, mi sono sentita al settimo cielo e non
ho potuto resisterti.
È bastato un tuo gesto
e ho completamente dimenticato le difficoltà della giornata.
Sembra incredibile, lo so
ma un solo secondo vale più di dodici ore di Gù.
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