Giovedì prossimo avevo
deciso di andare ad accompagnare io tua nonna che deve avere un consulto con il
medico che la sta curando. Mi ero organizzata per Heidi e stavo decidendo cosa
fare con te, se portarti con noi o se lasciarti a casa. Non ero del tutto
convinta dall’idea di farti gironzolare all’interno di un ospedale e stavo
ancora valutando l’idea di andare sola. In tutti i modi il fatto che fossi io
ad accompagnare mia madre, era ormai deciso. Ho anche discusso con mio fratello
nel vago, vaghissimo, tentativo di fargli capire che se l’accompagnava sua
moglie non era esattamente la stessa cosa per mia madre…
Ora hanno telefonato
per anticipare a domattina alle 10 l’appuntamento che doveva essere giovedì
pomeriggio alle 4 e mezza. Ci sarei andata comunque anche se l’organizzazione di
Heidi a questo punto diventava decisamente più complicata e per quanto
riguardava te, non avevo scelta: saresti dovuta venire con noi.
Poi l’ospedale ha detto
che normalmente i bambini non sono ammessi in reparto e volendo avrebbero
potuto fare un’eccezione per te, vista la situazione…
Ma a questo punto, dati
gli evidenti rischi che correresti, sono io che non me la sento di portarti a
respirare l’aria di un ospedale.
Il ruolo di una madre è
quello di proteggere i propri figli dai pericoli.
Il ruolo di una figlia
credo dovrebbe essere quello di stare accanto ai genitori quando sono in reale
difficoltà ma ci sono assenze che sono giustificate.
Io mi sento giustificata.
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