Ora di pranzo all’ufficio
postale.
Tu: cappellino estivo,
piedi rigorosamente nudi, body a maniche corte, pantaloncini in maglina di
cotone e camicina a maniche corte sopra.
Bimba peruviana in fila
davanti a noi: cappellino impermeabile imbottito di finto pelo, giacca rigorosamente
imbottita, maglione di lana grossa, pantaloni di velluto, copertina di pile
addosso… non si sa mai che avesse un attimo di freddo.
Particolare da non sottovalutare:
tu quasi pelata a parte quelle timide tracce di capelli che forse si vergognano
perché sono ricci, la bimba peruviana un manto di capelli lunghi e nerissimi,
che facevano caldo solo a vederli!
Ora, forse anche noi in
questa versione estiva siamo un po’ esagerate, però la bimba peruviana mi
sembrava eccessivamente coperta vista la stagione e la temperatura dell’aria… Per
forza che piangeva disperata, secondo me stava facendo la sauna, soprattutto
considerando che dentro l’ufficio postale si moriva di caldo.
La giusta via di mezzo no?
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