Aria di vacanza: aria
di burrasca!
Chi è stanco.
Chi ha poco tempo.
Chi è lontano.
Chi non sa guidare.
Chi è anziano.
Chi ha paura del cane.
Come in matematica, anche
qui, cambiando l’ordine dei fattori, il risultato non cambia: a spostarci siamo
sempre e solo noi!
Tutti ti vogliono.
Tutti ti cercano.
Tutti si lamentano.
TUTTI MI STRESSANO…
Ma nessuno muove il suo
culo per venire a trovarti!!!
Ho finito la giornata
di ieri ed iniziato quella di oggi nello stesso modo, discutendo con i tuoi
nonni, (questa volta mi riferisco ai miei genitori…), sul fatto che ti vedono
poco.
E di nuovo ho dovuto
ripetere le stesse cose: quel poco che ti vedono è grazie alla sottoscritta che
da quando sei nata ha girato come una trottola, per permettere a chi lo desiderava
di vederti. E la sottoscritta ora oltre ad essere stanca si è rotta le palle!
Sì, ho scritto una
parolaccia e non mi interessa un bel niente se siamo in clima pasquale.
Oggi gli ho detto che
sono contenta di avergli dato una tua foto così quando vogliono vederti possono
guardare quella!
E che non mi venissero
a dire che non si spostano perché sono anziani e malati, perché la storia è
sempre stata la stessa, anche prima che stessero male e anche molto prima che
nascessi tu!
La verità è che stare
comodi a casina propria è troppo bello soprattutto quando c’è una cogliona, io,
che si preoccupa di venire a rallegrarti a domicilio e ultimamente ti porta
anche il bambolotto da spupazzare!
Poco importa se la
cogliona si “spara” 60 + 60 chilometri ogni volta, poco importa se ci impiega
20 minuti ogni volta a caricare e altri 20 a scaricare la macchina, poco importa
se deve fare su e giù per le scale almeno 3 volte all’andata e altre 3 al
ritorno, poco importa su tu perdi i tuoi ritmi e poi sei insopportabile tutto
il giorno, poco importa se nel frattempo non avendo la governante la casa resta
esattamente nello stato (pietoso) in cui l’ho lasciata prima di uscire.
Questi sono banalissimi
dettagli dei quali non frega niente a nessuno!
L’importante è essere
lì e farsi trifolare le palle (sempre quelle di prima…) con i soliti discorsi
angoscianti: che loro non escono mai, che sono sempre soli, che non vedono
nessuno, che sono ormai al tramonto, che non avevano immaginato così i loro
figli (merde), che non avevano immaginato così la loro vecchiaia (di merda)…
Quindi fatemi capire
bene, per lo spirito del figlio modello o del buon samaritano io dovrei pensare
di sopportare questa noiosa tiritera più spesso di quanto già faccio ora (circa
una volta alla settimana, max 10 giorni)?
E in premio che cosa mi
spetta?
Il paradiso? L’aureola? Un
viaggio premio ai Caraibi senza biglietto di ritorno?
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