Tornavo a casa dopo
essere stata al parco con te ed ho incrociato una mamma con la sua bimba. Ho
notato subito la sua siluette perfetta, il suo vitino da vespa, la sua cura dei
dettagli, i suoi capelli in ordine, le mani e le unghie curate, la sua
eleganza, la sua perfezione e il profumo estremamente femminile che lasciava
alle sue spalle.
L’ho ammirata ed anche
un po’ invidiata.
Ecco poche cose invidio
alle altre persone in questo periodo della mia vita, ma quando vedo certe cose,
sì, lo ammetto provo un sottile e profondo senso di invidia e subito dopo, mi
domando come diavolo facciano le altre donne, le altre mamme, ad essere così in
forma e così sempre a posto e magari lavorano anche!
Mi guardo, io, con i
capelli sconvolti, ormai senza una forma e senza un colore, ma almeno oggi sono
abbastanza puliti perché lavarli è un lusso che ultimamente non sempre riesco a
permettermi, con le unghie mangiate e le mani rovinate, con i peli nelle gambe
che sì, diciamolo sono più lunghi dei tuoi capelli Alice…, con addosso i
vestiti dell’anno scorso quando ero già incinta, perché sono gli unici che anche
se un po’ larghi mi vanno, con le ciabattone di gomma, che anche se sporche, almeno
sono intonate ai pantaloni, con la maglietta macchiata di frutta, che lascia
intravedere una canotta che sembra uscita dall’armadio di mia nonna…
Ecco vedi Alice, siamo
entrambe madri ma sembriamo provenire da due pianeti diversi e opposti. Mi
spiace ma mi sembra piuttosto evidente che a te è toccata la seconda versione…
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