Stamattina mi hai
fregata. Sì, lo ammetto, sei stata più furba di me. Hai approfittato di un mio
attimo di distrazione mentre chiacchieravo al telefono con Anna, per “scofanarti”
una dose di latte degna di un cucciolo di ippopotamo!
Sei stata velocissima,
come se avessi intuito che se me ne fossi accorta ti avrei bloccata prima che
tu potessi arrivare in fondo al biberon.
Adesso, satolla, ubriaca,
ripiena come un’oliva ascolana, farcita come un tacchino per il giorno del
ringraziamento, dormi nel tuo lettino.
Non mi stupirei affatto se
non ti svegliassi prima delle prossime due ore…
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