mercoledì 29 maggio 2013

... e poi ci sono giorni...

E poi ci sono giorni Alice in cui hai davvero un sacco di cose da dire ma sono talmente tante e così confuse, che non sai nemmeno tu da dove cominciare e allora taci.
Vorresti dire a quella ragazzina e a sua madre che si sono fermate in mezzo ad una corsia del supermercato, per riuscire a  guardare meglio una donna disabile che pochi metri più in la cercava di fare la spesa, che forse farebbero meglio a guardare dentro sé stesse e vedrebbero un arido deserto tutto da seminare e coltivare...
Vorresti dire a chi si lamenta perché "questo maltempo ci ha privato della primavera", che tu sei stata derubata anche dell'inverno e che ci sono famiglie che vivono drammi talmente grandi che non hanno nemmeno più il tempo di guardare le stagioni che scorrono inesorabilmente davanti ai loro occhi e non sanno nemmeno più che tempo fa...
Vorresti dire a chi perde tempo a lamentarsi di cose futili e spesso inesistenti, che la vita è davvero troppo breve e troppo preziosa per potersi davvero permettere il lusso di sprecare attimi preziosi, istanti che voleranno comunque via e non torneranno più e che forse se smettessero di lamentarsi si renderebbero conto di avere molto di più di tanti altri...
Vorresti dire a tua figlia che quando ti dice "sei la millore" tu poi ci credi davvero e quando ti abbraccia forte e ti sussurra "ti vollo bene" tu allora ti senti invincibile e non c'è nulla che ti spaventi, nulla che ti preoccupi, perché hai davanti agli occhi il capolavoro della vita e non finirai mai di essere grata per averti concesso almeno una volta il privilegio della maternità...

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