venerdì 24 maggio 2013

Riflessioni di una sera di mezza primavera

Riflettevo: quasi 40 anni vissuti senza di te; poco meno di tre anni, gli ultimi, vissuti con te... e non riesco a ricordare il prima, non riesco a immaginare la nostra vita senza la tua presenza. 
Sei arrivata, piccola, (nemmeno troppo) e silenziosa, (quasi mai), e come una potente forza della natura hai cambiato il panorama che ti circondava, ti sei infilata in ogni anfratto e lo hai fatto tuo.  Con la tua presenza, mai discreta, hai reso tutto più intenso: i colori, i sapori, gli odori... Ogni cosa ora è diversa, ogni dettaglio è più nitido, ogni particolare è più bello.
Non so come tu ci sia riuscita, forse è una caratteristica innata in ogni bambino, ma so che ti amo come non pensavo sarebbe stato possibile fare.
Oggi mi sono chiesta se sono una buona madre.
Cedo ad ogni tua richiesta, anticipo e appago ogni tuo desiderio, non sono in grado di resisterti.
Lo so, non va bene, non è giusto e non dovrei ma... non ci riesco.
Forse questa mia debolezza automaticamente mi mette nel gruppo delle pessime madri... Ma un tuo sorriso vale più di qualsiasi cosa. Per me vederti felice è l'unica cosa che davvero conta, a tutto il resto posso rinunciare.
E quando stasera sei rimasta per venti minuti in macchina a braccia aperte, solo per aspettare che scendessimo solo per potermi dare un "abbaccio fotte fotte", ho tremato pensando che tu mi hai in tuo completo potere e mi sono detta "questa bambina con la sua dolcezza è in grado di farmi fare qualsiasi cosa"...
Non so se sono una brava madre, temo di no Alice, ma purtroppo per te, e per fortuna per me, questa è l'unica che hai...


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