lunedì 3 giugno 2013

E all'improvviso tu...

E all'improvviso tu in una sera in cui siamo da sole noi due, dopo che anche il tuo amico Giacomo è andato a casa, mentre ti sto cercando di mettere in pigiama mi dici che quando io vado all'ospedale tu verrai con me e mi starai sempre accanto e mi terrai la mano... Ed io dopo aver ascoltato le tue parole,  già commossa per il pensiero, ho tentato di rassicurarti dicendoti che non andrò all'ospedale. Ma tu allora mi hai guardata seria, triste e preoccupata e mi hai detto: " ma io quando tu sei andata all'oppedale per la bua nella guancia non sono stata con te!" Io a quel punto ti ho abbracciata forte e ti ho detto che tu c'eri, eri sempre nel mio cuore e poi ti ho ricordato che sei venuta a trovarmi e che insieme, in ospedale, abbiamo giocato, chiacchierato e anche mangiato. Tu mi hai sorriso e poi perplessa mi hai detto: "ma quetta guancia non è tonnata come l'attra... (ma questa guancia non è tornata come l'altra...).
Dopo qualche secondo di esitazione ti ho risposto semplicemente: "no amore, hai ragione, la guancia della mamma non è tornata come l'altra e non tornerà mai più come l'altra, ma anche se è diversa non ti devi preoccupare, è guarita, la mamma non è più malata, stai tranquilla."
Poi ho pensato che chissà qua te paure hai ancora dentro di te per questa malattia che ti ha rubato un pezzo della tua mamma....

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