Tuo padre Alice è un uomo che dà sicurezza.
Lo guardavo poco fa mentre in aereo leggeva tranquillamente il suo giornale, con gli inseparabili occhiali da sole sulla testa e gli indispensabili occhiali da vista davanti agli occhi.
Lo guardavo e invidiavo la sua tranquillità in aereo, e contemporaneamente io sentivo lo stomaco sottosopra, le orecchie fastidiosamente tappate e che sembravano esplodere, una sensazione di instabilità che mi creava un'evidente stato d'ansia.
Lui al contrario di me, sembrava davvero come se fosse stato sul divano di casa nostra...
E tu Alice?
Tu a quanto pare almeno per il momento, fortunatamente sembri aver ereditato i suoi geni in questo. Certo, non hai il suo invidiabile "aplomb", ma è evidente che nemmeno hai il mio stress da "paura di volare". Hai spalancato i tuoi occhioni già immensamente grandi e ti guardi attorno cercando di memorizzare ogni fotogramma di ció che ti sta capitando intorno, in preda ad una curiosità che ti possiede e ti carica e continui a saltellare sul sedile sibilando "guadda, stiamo bolando! bolae é bellisssssimo", (guarda stiamo volando, volare è bellissimo), aggiungendo almeno tre "S" ogni volta che euforica lo ripeti...
Che dire, insieme a voi é davvero un bel volare!!!
P.s.
Però sinceramente continuo a pensare che con i piedi per terra mi sento più tranquilla...
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