sabato 29 giugno 2013

Stralci di vacanze - giorno 3 - post 4 - NON VEDO MA ASCOLTO

Mentre ascolto (ascolto ma non vedo) il concerto, osservo i volti delle persone che mi circondano, del resto anche se volessi mi sarebbe impossibile vedere qualsiasi altra cosa... Guardo i loro visi, i loro profili non sempre belli e tantomeno perfetti ma assolutamente sani, senza tagli o cicatrici, senza rigonfiamenti anomali, senza tracce di operazioni.
Da dopo che sono stata operata per una sorta di deformazione mentale non riesco a fare a meno di guardare il collo, i volti, le guance e le orecchie delle persone. 
Osservo silenziosamente assorta nei miei pensieri e rifletto: voi probabilmente non sapete che esiste il cancro alla parotide. La maggior parte di voi, a meno che non sia studente di medicina, medico o esperto del corpo umano, con buona probabilità nemmeno sa di averla una "parotide", anzi due, e se lo sa probabilmente non ha ben chiaro dove si trovino e "di cosa si occupino esattamente".
Nemmeno io fino a pochi mesi fa ero a conoscenza della presenza di questa ghiandola nel mio corpo. Forse a scuola durante qualche lezione di scienze ne avevamo parlato, ma devo essermene dimenticata non più di due ore più tardi.
Poi improvvisamente la parotide per me ha fatto la differenza fra il "prima" e il "dopo", ha cambiato le priorità, ha riassegnato pesi e valori e ha invertito il senso di marcia di alcune cose e nulla è più stato uguale per me dopo aver brutalmente scoperto la sua esistenza.
Ora so tutto della parotide.
Beati voi che vedete il concerto oltre a sentirlo e soprattutto, beati voi che della parotide e del cancro, potete ancora ignorare la presenza...

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