mercoledì 2 marzo 2011

Il divano di famiglia


In questi giorni per una serie di strane coincidenze, mi è capitato di pensare ai figli delle coppie separate. Ho immaginato la sofferenza di quei genitori e di quei bambini che si trovano, loro malgrado, a vivere una situazione difficile per tutti.
Padri costretti a vedere i figli solo in alcune giornate, privati della possibilità di condividere i loro risvegli e di vivere i loro progressi quotidiani.
Madri spesso appesantite dal peso di crescere dei figli senza l’appoggio del padre, incattivite e frustrate dalla vita che fanno.
Figli che vengono rimbalzati a destra e sinistra come fossero palline da ping pong, trattati come pacchetti che vengono spostati a seconda delle necessità del momento.
Non ci sono colpevoli ma solo vittime, tante vittime, troppe vittime!
Io amo papà e sinceramente, non posso nemmeno immaginare la mia vita senza di lui al mio fianco. Lo amo anche con i suoi silenzi, lo amo e sento che mi ama anche se le mie insicurezze mi portano a chiederglielo più volte al giorno.
Sei una bimba fortunata sai Alice, perché papà ed io ci teniamo talmente tanto a proteggere ciò che abbiamo costruito insieme, che sono certa che faremo di tutto sempre, per proteggere la nostra famiglia e per mantenerla unita.
La gioia di essere una famiglia è troppo grande e vivere una situazione da separati, sarebbe un dolore immenso per te ma anche per noi.
… e poi è troppo bello stare tutti insieme stretti sul divano, e da ieri sera mi sa che lo sai anche tu… “canaglietta”! Hai scoperto il nostro segreto e ora sai che dopo le nove e mezza quando tu dormi noi tre, papà, io e Heidi, ci appollaiamo sul divano davanti alla televisione e nonostante i buoni propositi, ci addormentiamo senza riuscire a vedere nulla… Qualcosa mi dice che dovremo stringerci un po’ di più perché la tua incursione di ieri sera mi sembra esserti piaciuta un bel po’…

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