martedì 1 marzo 2011

Paure di ieri, domande di oggi


“Ritrovato il cadavere di Yara, la ragazzina scomparsa tre mesi fa mentre tornava a casa dalla palestra”.
Questa notizia rimbalzata sulle testate di tutti i giornali, mi è stata tempestivamente riferita da mia madre. Mi ha colpita subito, oggi più di quanto avrebbe fatto un anno fa. Ora che sono madre non posso sottrarmi a certi pensieri, a certe domande. Penso all’incredibile dolore di quella famiglia e mi domando come si fa ad essere dei bravi genitori, a proteggere i nostri figli senza però tarpargli le ali.
Non è giusto che una ragazzina non possa tornare a casa da sola dalla palestra, che dista poche centinaia di metri da casa. Non è giusto che dei genitori vengano puniti solo per averle permesso di sentirsi più grande e per non essere andati a riprenderla.
Ma qual è il giusto equilibrio, in che modo possiamo aiutarti a camminare da sola, tentando di spiegarti i rischi che ci possono essere e senza per questo spaventarti?
Come farò a darti le sicurezze senza trasmetterti le mie ansie e le mie paure?
Io vorrei Alice che tu fossi una bimba molto meno intimorita dalla vita di come sono stata io, che sono diventata una donna crescendo ogni giorno con la terribile sensazione che il peggio è sempre in agguato, che il dramma è il protagonista delle vite di tutti noi.
Se facevo uno sternuto era colpa mia che non mi ero coperta abbastanza e soprattutto, che non ero rimasta a casa, unico posto sicuro secondo le parole di mia madre, e lo sternuto non era il sintomo di un banale raffreddore, ma certamente l’inizio di una pericolosa broncopolmonite, che mi avrebbe lasciato danni permanenti, sempre se fossi sopravvissuta. So che sembra un’esagerazione ma purtroppo non lo è, a casa mia funzionava e funziona ancora così, e a forza di gridare “a lupo al lupo” ormai nessuno crede più alla gravità delle cose…
Ecco, questo è tutto ciò che voglio evitarti, perciò mi farò forza e ti lascerò diventare grande senza violentare la tua personalità, cercando di darti gli strumenti per capire ciò che è giusto e ciò che non lo è, e tentando di proteggerti da lontano se sarà necessario.
Ho una grande fortuna, che in questo mio difficile compito avrò al mio fianco un uomo positivo e forte, in grado di dare sicurezza e di nascondere le sue paure, capace di trasmettere fiducia e coraggio anche le volte in cui fa fatica a farli bastare a se stesso: tuo padre.

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