Oggi è il grande
giorno, anzi stanotte è la grande notte.
È confermato: questa
sera papà ed io torneremo a fare la coppietta senza figli e dopo tanto tempo
andremo ad un concerto insieme, a Milano. Sì, hai letto bene, non è un pesce d’aprile,
andremo a Milano.
Tu, piccolo grande amore
mio, ancora ignara di tutto resterai a casa in compagnia della signora Patty
che si è gentilmente proposta.
Papà tornerà a casa
prima dall’ufficio, nel frattempo la signora Patty dovrebbe essere arrivata qui
(spero), io le avrò già consegnato, letto e riletto il lunghissimo elenco che
sto per prepararle, con le “istruzioni per l’uso” e… poi ci metteremo in
macchina…
Mi chiedi se sono
preoccupata? Se ti dicessi di no Alice, ci crederesti?
Ecco appunto… sì, sono
preoccupata.
No, non tanto che ti
succeda qualcosa, mi fido della signora Patty se no non ti avrei mai affidata a
lei, ma piuttosto che tu cominci a piangere no-stop.
Perché ci vado allora?
Perché ho voglia di
andare ad un concerto con papà, perché so che ti lascio con una persona fidata,
perché sono consapevole del fatto che non ti stiamo torturando ma passerai solo
qualche ora lontana da mamma, perché mi va di vivere una serata a due mani cioè
senza averne una sempre occupata con te, perché è giusto e fa parte del
processo di crescita (tuo) e della fase di distacco (mia…).
Noi dovremmo partire
intorno alle 5, tu e la “dada” Patty se è una bella giornata, andrete a fare
una bella passeggiata al parco e quando tornerete a casa, se vorrete potrete
giocare insieme un po’ prima prepararvi per fare la nanna.
Noi arriveremo a casa
quando tu dormirai (lo spero vivamente…) e al tuo risveglio, notturno o
mattutino, mi troverai al tuo fianco, pronta a riempirti di coccole.
Io spero davvero che tu
non la viva come un trauma… perché non potrei sopportare l’idea di averti fatto
del male…
Che ansia… Mi sa che è
meglio se mi metto a scrivere l’elenco per la dada Patty…
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