martedì 30 settembre 2014

La bici è... musica!

La bicicletta rossa di Minnie è stato forse il tuo primo regalo "importante". 
Arrivata per il tuo secondo compleanno, scelta da me più che da te, è sempre stata parcheggiata in casa sotto la "scrivania" e non ha mai visto il garage, subito disponibile e pronta ad essere usata in qualsiasi occasione. 
Tu però non sei mai stata una di quelle bambine fanatiche delle due ruote e del movimento e ci hai dimostrato subito che la bici sì, ti piaceva, ma tutto sommato poteva essere più divertente andare al parco con la carrozzina e la bambola.
All'inizio avevi paura e anche adesso ci sono percorsi "sterrati" che un po' ti spaventano oltre al fatto che come dici sempre tu "pedalare mamma lo capisci, è faticoso!".
Ormai però due anni sono passati e quella splendida bici rossa fiammante a pois bianchi, da grande che era è diventata decisamente troppo piccola per te, che come regalo di compleanno ci hai chiesto una bicicletta nuova, questa volta scelta da te ovviamente quindi rigorosamente rosa e con le principesse oltre che con le ruote grandi come quelle di Giulia (non di più e non di meno, assolutamente identiche!).
In attesa della nuova bicicletta che anche se tu non lo sai da alcuni giorni è già parcheggiata nel nostro garage (questa sotto la scrivania non ci starà mai per ovvi problemi di dimensione), io quando riesco ti vengo a prendere da scuola con la vecchia bicicletta e approfitto delle belle giornate per farti fare un po' di necessaria pratica. Tu ne sei molto felice anche se poi nel breve percorso da scuola a casa ti lamenti sempre continuando a ripetere che sei piuttosto "stanchetta!".
Inutile dire che le due ruote continuano a non essere il tuo forte: sei distratta, fifona e pigra e le tre cose insieme ti rendono piuttosto impacciata e a volte pericolosa. Altrettanto inutile dire che io però a te racconto sempre che sei bravissima, cercando di alimentare la tua autostima e di darti quella sicurezza necessaria a renderti sempre più autonoma.
Ma tu in bici continui a pedalare guardando indietro o di lato, raramente davanti... E continui a investire qualsiasi ostacolo si ponga fra te e il resto del mondo (alberi, persone, cassonetti...).
Continui a non appoggiare i piedi se stai per cadere e a lasciarti andare fino a quando il tuo corpo non si appoggia per terra e tu cominci a urlare come se avessi fatto un triplo salto mortale.
E continui drammaticamente a disconoscere il fondamentale uso dei freni che tocchi solo così, per bellezza, perché lo hai visto fare a me, oppure prima di una salita, non si sa mai che poi sia troppo facile per te pedalare e per me spingerti.
Ultimamente poi siccome evidentemente il mio lavoro sul l'autostima ha dato i suoi frutti, tu sei  molto fiera dei tuoi progressi e ti vanti addirittura di saper fare ad andare con una mano o quando vuoi esagerare anche senza mani... Peccato che poi non ti preoccupi di dove vanno le ruote e il fatto che il più delle volte mi passi sui piedi è un dettaglio irrilevante....
Ma la più bella e la più recente è la scoperta del campanello. Da quando hai imparato ad utilizzarlo, nonostante io te lo abbia montato al contrario, per te la bici è sinonimo di musica e creatività!
La tua preoccupazione principale non è pedalare, guardare avanti, girare o frenare ma suonare il campanello! È così mentre mi passi sui piedi, sbatti, e investi chiunque sia nel tuo raggio di azione tu suoni e poi fiera e orgogliosa mi dici "mamma mi senti allivare?" Se per caso ti dimentichi che ci sono così lo sai! La senti questa musica com'è bella?". 
Si Alice, ti sento, soprattutto i miei piedi ti sentono, anche senza il sinistro suono del campanello ad avvisarmi e non posso assolutamente dimenticarmi che ci sei... stai tranquilla!
Non so come spiegarti che la funzione principale della bicicletta è quella di mezzo di trasporto e non di strumento musicale...
In ogni caso viste le sue pericolose attitudini forse dovrei, nell'ordine, toglierti il campanello e comprarti casco, ginocchiere e paragomiti... Oltre a stipulare un assicurazione sui danni...
Però quasi quasi il campanello te lo lascio almeno gli altri inconsapevoli del pericolo ti sentono arrivare...

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