mercoledì 24 settembre 2014

Pennellate sul futuro

Dopo il cancro io Alice non penso quasi mai al futuro, è una scommessa troppo rischiosa per investirci sopra, ma quando mi capita di pensarci lo vedo così.
"Seduta accanto a tuo padre dentro una vecchia mini, con in testa un cappello sicuramente con le orecchie e ai piedi un paio di coloratissime ciabatte a pianta larga, sul sedile di dietro un vecchio cane e in sottofondo una canzone di Bruce.
Io brontolo perché lui non parla e lui finge di non sentirmi e brontola perché il cane sporca di peli il sedile. Poi il telefono suona e tu ci dici che ci sei venuta a trovare e ci stai aspettando fuori dal cancello. È da tanti giorni che non ti vediamo e siamo contenti di sapere che fra poco ti vedremo.
Papà accelera e supera una macchina, io mi arrabbio perché è troppo spericolato ma in realtà in cuor mio sono contenta perché così ti vedremo prima!
Metto la mia mano sulla sua che è appoggiata sul cambio e penso che se non fosse per qualche acciacco in più e per i nostri capelli bianchi non sarebbe davvero cambiato nulla! Prima di arrivare a casa ci fermiamo in pasticceria a prendere il tuo dolce preferito: bavarese ai frutti di bosco e mentre papà paga io pregusto il momento in cui ti riabbraccerò!"
Ecco le mie pennellate sul futuro Alice, e il cancro che ha cambiato tutto non è riuscito a cambiare questa immagine che nel tempo è rimasta intatta.

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