sabato 13 settembre 2014

Sul domani non c'è certezza...

Ieri dicevo a papà che spesso mi capita di percepire sguardi pietosi si di te da parte di chi sa della mia malattia. 
Sono sensazioni che faccio fatica a spiegare ma noto un atteggiamento, una premura e una comprensione eccessivi decisamente esagerati.
Ti guardano come la figlia di "quella che ha avuto il cancro", la bambina che ha rischiato di rimanere orfana e agli occhi di qualcuno ancora lo rischia... Sento a volte brusii alle nostre spalle, noto sguardi e discorsi interrotti al nostro arrivo.
Mi spiace che tu non sia semplicemente un bambina di quattro anni e che debba pagare per l'ignoranza di alcune persone, mi spiace che tu debba subire un trattamento privilegiato perché sei figlia di una mamma che ha avuto un difficile incontro ravvicinato col cancro ma che ad oggi lo ha battito uno a zero.
È vero, sul domani non c'è certezza manchi può esserne certo?



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