lunedì 22 settembre 2014

Pennellate di un insolito colore

E poi ci sono serate che per caso vanno a finire dove non immaginavi e "discussioni" costruttive che fanno male ma fanno anche un po' bene al cuore, perché riesci a dire con calma ciò che nemmeno tu sapevi di avere dentro e le parole e i concetti ti escono perfetti, uno dopo l'altro, con una logica schiacciante e disarmante è tutto sembra improvvisamente chiaro, come se lo avessi sempre avuto sotto gli occhi!
Di notte Alice, dopo che tu ti sei addormentata e in casa regna un inusuale silenzio, spesso papà ed io ci addormentiamo, raramente guardiamo un film e a volte parliamo, come ieri sera. Io pensavo solo di fare quattro chiacchiere prima di scendere sul divano davanti alla televisione, tanto per concludere il week end con un attimo tutto solo per noi, ma poi ci siamo addentrati in discorsi più profondi e la conversazione ci ha preso la mano e sul divano non ci siamo mai arrivati.
Papà mi ha fatto notare che a volte mi arrabbio con te per colpe che non hai e a tratti sono troppo aggressiva nei tuoi confronti. Sai una cosa Alice, io credo proprio che lui abbia ragione e tutto sommato le sue parole mi hanno ferita, perché ovviamente non mi piace questa immagine di me, ma non mi hanno stupita perché devo ammettere che sono cose che già avevo intravisto nel mio modo di fare. 
Mi spiace perché vorrei sempre essere la mamma equilibrata, paziente, sorridente, la mamma che fa ridere e divertire, quella complice... E invece spesso la fretta, lo stress, i pensieri e le mie preoccupazioni mi trasformano in un genere di madre che non mi piace e a cui non vorrei appartenere.
Come ieri sera Alice, quando tu eri nel lettone con me e non riuscivi ad addormentarti e io allora mi sono spazientita e con un tono severo ti ho detto che era tardi e che ora di dormire. Ma poi nella penombra ho intravisto il tuo sguardo sempre eloquente e ho visto i tuoi occhioni sbarrati che mi fissavano serissimi. Allora ho tramutato la mia severità in gioco e ti ho fatto una delle mie faccette buffe e tu ti sei subito accesa in un illuminante sorriso e mi hai abbracciata! 
A volte basta poco eppure è così difficile...
Proprio da qui siamo partiti a parlare con papà ieri sera, per arrivare molto più lontano, molto più a fondo e lo abbiamo fatto in un modo che ho apprezzato molto, maturo e determinato ma anche calmo e a tratti ironico. 
Così bisognerebbe cercare di discutere sempre, perché questo è il modo giusto, con l'obiettivo di risolvere non di ferirsi.
E alla fine della nostra chiacchierata mi sono addormentata con la certezza che parlare è sempre la cosa migliore e che non c'è nulla di più rischioso che lasciare che le altre persone traggano da sole le loro conclusioni. 
Perciò a casa nostra la frase "se qualcuno ha qualcosa da dire parli ora oppure taccia per sempre" non verrà mai applicata, e varrà la regola che se qualcuno ha qualcosa da dire prima lo dice e meglio è!


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