venerdì 19 luglio 2013

Sorprese di oggi


Entrare in un ospedale, che sia pubblico o privato, nuovo o vecchio, già visto o sconosciuto, mi provoca una terribile emicrania istantanea. 
Se poi la ragione della mia visita non è per andare a trovare qualcuno ma per fare dei controlli, l'emicrania immancabilmente é destinata a persistere e a peggiorare.
Come temevo oggi appena ho varcato la soglia della clinica, non avevo ancora nemmeno incominciato a scendere le scale, quando la testa ha cominciato a pulsarmi dolorosamente.
Inutile dire che mi è subito venuta in mente quella risonanza magnetica fatta in questo stesso posto proprio pochi giorni prima dell'intervento...
Fortunatamente sono entrata subito senza fare anticamera.
Ormai conosco perfettamente la reazione che devo aspettarmi quando racconto i miei precedenti clinici: alla parola "cancro", sul volto del medico che ho di fronte, dapprima leggo stupore e immediatamente dopo compassione... Sono evidenti, si riconoscono. 
Di solito poi il medico dopo qualche attimo, riesce ad assumere nuovamente un atteggiamento freddo e distaccato.
Quello di oggi direi che c'è riuscito perfettamente.
Durante l'esame che credo sia durato solo pochi istanti, ma che mi è parso durare ore la sua freddezza e il suo distacco mi hanno raggelata, lasciandomi sola con quel devastante silenzio che si riempiva di ombre mostruose e paure terribili. Dentro di me gli urlavo con rabbia "dì qualcosa caz... volo!!! Ma non lo capisci che se non dici niente e fissi il monitor del tuo dannato computer (di merda) con quella faccia seria, io nel frattempo riempio questo assurdo vuoto pensando le peggio cose? Non puoi cercare di dire qualcosa per alleggerire la mia tensione? Non ti hanno insegnato ad intrattenere il paziente dicendo qualche cagata del tipo "non ci sono più le mezze stagioni!", qualsiasi cosa pur di non lasciarlo solo abbandonato in mezzo all'angoscia?" No, evidentemente non glielo hanno insegnato perché lui non si è minimamente scomposto, non ha detto una sola parola se non quelle di routine e dopo un tempo interminabile mi ha semplicemente congedata dicendo "si può alzare".
Mi aspettava nell'altra stanza seduto alla scrivania per comuni armi che le mie ossa sono più vecchie rispetto alla mia età anagrafica.
Questa davvero non me l'aspettavo, pensavo che con tutto il latte e i latticini che ingurgito il mio calcio fosse in eccesso, ma evidentemente non è così.
Mi domando con tristezza e rassegnazione se c'è almeno una parte del mio corpo che regga all'età che avanza e penso che la mia battuta sul mio essere "in avanzato stato di decomposizione" si stia rivelando reale.
Inutile dire che nemmeno uscita dalla clinica il mio mal di testa mi ha abbandonata... 
Unica nota positiva della giornata: papà mi ha regalato la sorpresa di restare a casa con noi anche oggi pomeriggio. Nemmeno questa notizia me l'aspettavo... Almeno non tutte le sorprese ricevute oggi sono state brutte!!!
Grazie papà, tu si che sai sempre cosa fare!!!

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